4 cose sul lago di Tret che devi assolutamente sapere

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Il lago di Tret è uno dei laghi più frequentati e fotografati nella parte più a nord della Val di Non, sicuramente da conoscere. Se non ci siete mai stati, ecco 4 cose che vi faranno incuriosire e, perché no, organizzare una gita al lago!

Il lago di confine

Il lago si trova proprio al confine tra le due province autonome di Trento e Bolzano, vi capiterà infatti di sentirlo nominare in vari modi: lago di Santa Maria, lago di Tret o in tedesco Felixer Weiher. Geograficamente il lago si trova nel comune di San Felice, in territorio altoatesino, ma trovandosi esattamente al confine e poco distante anche dall’abitato di Tret, ha presto acquisito questi diversi appellativi.

È infatti uno dei luoghi più amati e frequentati in tutta la Val di Non, meta di escursioni in tutti i periodi dell’anno.

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La storia del lago di Tret

Il lago ha una storia recente, si trattava infatti di un piccolo stagno fino all’inizio del secolo scorso, quando si decise che poteva essere il luogo ideale per la creazione di un bacino artificiale a fini turistici. Nel 1920 viene realizzata una diga con un’estensione di circa 70 metri e un’altezza di 6 metri e mezzo, creando così un invaso di circa 75 mila metri cubi d’acqua.

L’opera è stata risanata a diverse riprese, nel ‘67 e poi nel 2006, creando un sofisticato sistema di monitoraggio del lago e della diga sia sul posto che dall’Ufficio Dighe di Bolzano.

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Biotopo naturale

Il bacino, situato a 1604 metri di altitudine, si estende per circa 220 metri in lunghezza e 170 metri di larghezza e ha una profondità massima di circa 3 metri. Si tratta di un ambiente posto sotto tutela, perché ricco di flora e fauna e molto pescoso. Percorrendo il sentiero attorno al lago alcuni pannelli informativi vi faranno scoprire tutte la particolarità di questo ambiente naturale, scoprendo anche scorci da ammirare e fotografare.

Il lago è inoltre balneabile, i più intrepidi potranno immergersi nelle sue limpide acque per un bagno rigenerante.

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Un bagno ghiacciato… all’alba!

Forse vi sarà capitato di sentir parlare del lago di Tret proprio per questo gruppo di nonesi che, tutte le mattine all’alba, sale al lago di corsa per poi immergersi per una breve nuotata, rinvigorente e rigenerante per corpo e mente. Quel che di certo stupisce è che l’appuntamento viene rispettato anche nel periodo invernale, nonostante il ghiaccio e le temperature decisamente basse.

Se salite al lago d’inverno fateci caso, nella distesa ghiacciata, troverete un piccolo foro nel ghiaccio, creato proprio per potersi immergere nelle sue acque gelate!

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Come arrivare al lago di Tret

Il lago si può raggiungere a piedi seguendo diversi itinerari, in un ambiente naturale particolarmente suggestivo.

Da Tret 

Percorrendo la strada verso il Passo delle Palade, si devia per il rifugio Scoiattolo in località Le Plaze di Tret, dove è possibile lasciare la macchina. Da qui inizia l’itinerario da percorrere a piedi lungo il sentiero 512 che superando circa 350 metri di dislivello vi condurrà in circa un’ora al lago.

Da San Felice

Sempre sulla strada delle Palade, in corrispondenza dell’abitato di San Felice si devia seguendo le indicazioni per il parcheggio Klammbrücke in cui è possibile lasciare la macchina. Da qui parte l’itinerario da percorrere a piedi seguendo il sentiero n. 9, che in poco meno di un’ora vi condurrà al lago superando circa 250 metri di dislivello.

 

Un ringraziamento particolare a Patrizia Atzei per le preziose indicazioni.

Credits: per l’immagine di copertina Claudia della Vecchia, per la prima immagine del testo Vittoria Pellegrini, per la seconda immagine del testo dal sito www.catinabib.it, per la terza immagine del testo Franco Covi, per la quarta immagine del testo Elisa Battocletti.

Redazione

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