Le cose fondamentali che devi sapere sulle Dolomiti

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Nel giugno del 2009 le Dolomiti sono state inserite nella lista del Patrimonio naturale dell’umanità. Un riconoscimento recente ma molto importante, se conoscete la loro unicità e bellezza non sarete di certo stupiti.

In Italia sentiamo spesso parlare di Patrimonio dell’UNESCO associato a siti di grande valore culturale, artistico o per particolari ambienti naturali.

Forse proprio perché è il nostro paese quello con il maggior numero di siti riconosciuti come patrimonio dell’umanità. Sono in totale 51 tra cui quattro sono quelli naturali: le Dolomiti, l’Etna e le Isole Eolie in Sicilia e il Monte San Giorgio al confine con la Svizzera.

Dolomiti - Le Tre Cime di Lavaredo

Ma cosa si intende per Patrimonio UNESCO?

L’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione la Scienza e la Cultura, è un’agenzia specializzata dell’ONU costituita a ridosso della seconda guerra mondiale, di cui fanno parte 195 paesi del mondo. Nel novembre del 1972 l’UNESCO ha adottato la Convenzione sul patrimonio dell’umanità con lo scopo di identificare i siti di particolare importanza culturale o naturale nel mondo, la cui conservazione è ritenuta fondamentale per la comunità mondiale e le generazioni future.

Viene così costituita la Lista del patrimonio dell’umanità, World Heritage List, in cui un particolare sito viene inserito se giudicato di eccezionale valore universale e se soddisfa almeno uno dei dieci criteri previsti dal Comitato per il patrimonio dell’umanità, per i siti di interesse culturale o naturale.

Oggi in tutto il mondo suddivisi in 163 paesi sono ben 1031 i siti considerati patrimonio dell’umanità di cui solo 197 quelli naturali, dal parco nazionale del Grand Canyon negli Stati Uniti al delta del Danubio in Romania.

Le Dolomiti Patrimonio naturale dell’umanità

Il paesaggio dolomitico è considerato uno dei più bei paesaggi di montagna al mondo. Spettacolari pinnacoli e guglie si contrappongono a superfici orizzontali che si innalzano all’improvviso dai dolci rilievi sottostanti, imponenti scogliere di roccia nuda dalla grande varietà di colori tra le più alte al mondo.

Ma non sono state valutate solo per il loro valore paesaggistico, le Dolomiti sono infatti da un punto di vista scientifico, geologico e morfologico un sito di importanza internazionale, in cui sono sono presenti differenti morfologie dovute all’erosione, alle glaciazioni e ai fenomeni carsici oltre ad essere ricchi depositi di fossili.

Dolomiti - Monte Cristallo

Sono dunque quello estetico-paesaggistico (criterio VII) e quello geologico-morfologico (criterio VIII) i criteri in base ai quali le Dolomiti sono state scelte e inserite nel giugno del 2009 nella lista dell’UNESCO, oltre a soddisfare pienamente il criterio di integrità.

Sono nove le zone delle Dolomiti ad essere state riconosciute patrimonio dell’umanità, vengono così descritte nella Dichiarazione di Siviglia del 2009 dal Comitato per il Patrimonio mondiale.

“I nove sistemi montuosi che compongono le Dolomiti Patrimonio dell’umanità comprendono una serie di paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale. Le loro cime, spettacolarmente verticali e pallide, presentano una varietà di forme scultoree che è straordinaria nel contesto mondiale. Queste montagne possiedono inoltre un complesso di valori di importanza internazionale per le scienze della Terra. La quantità e la concentrazione di formazioni carbonatiche estremamente varie è straordinaria nel mondo, e contemporaneamente la geologia, esposta in modo superbo, fornisce uno spaccato della vita marina nel periodo Triassico, all’indomani della più grande estinzione mai ricordata nella storia della vita sulla Terra. I paesaggi sublimi, monumentali e carichi di colorazioni delle Dolomiti hanno da sempre attirato una moltitudine di viaggiatori e sono stati fonte di innumerevoli interpretazioni scientifiche ed artistiche dei loro valori”.

Le nove zone si dividono tra le province di Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine per una superficie di 142 mila ettari (nella mappa di colore arancione) a cui si aggiungono altri 85 mila ettari di aree cuscinetto (nella mappa di colore giallo), per un totale di 231 mila ettari.

Dolomiti - mappa delle nove zone patrimonio UNESCO- credit dolomitiunesco.info

I fondamentali delle Dolomiti

  1. Pelmo e Croda da Lago
    in Veneto, tra Cadore, Zoldano e Ampezzano
  2. Marmolada
    tra Trentino e Veneto, qui la cima più alta di tutti e nove i sistemi, Punta Penìa con i suoi 3343 metri s.l.m.
  3. Pale di San Martino, Pale di San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine
    per la maggior parte in territorio veneto, sforano di poco in Trentino
  4. Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave
    a cavallo delle province di Pordenone, Udine e Belluno
  5. Dolomiti Settentrionali
    sono il sistema più vasto dei nove, tra Alto Adige e Veneto comprendono i frastagliati Cadini, le candide Dolomiti di Sesto, le austere Dolomiti d’Ampezzo, le lunari Dolomiti di Fanes, Sennes e Braie
  6. Puez-Odle
    parco naturale tutto in territorio altoatesino racchiuso tra la Val di Funes, la Val Badia e la Val Gardena
  7. Sciliar-Catinaccio e Latemar
    a cavallo dell’Alto Adige e del Trentino,  tra la val d’Isarco e la val di Fassa
  8. Bletterbach
    il più piccolo sistema tra i nove, un canyon unico al mondo in Alto Adige
  9. Dolomiti di Brenta
    le più occidentali tutte in territorio trentino, delimitate dalle Giudicarie, dalla Val Rendena, la Val di Sole e la Val di Non.

Dolomiti di Brenta

Conoscere e far conoscere, rispettare, valorizzare, favorire uno sviluppo sostenibile, gestire e preservare questo patrimonio sono alcuni dei compiti e degli obiettivi della Fondazione Dolomiti UNESCO, fondata nel 2010 a seguito di uno specifico impegno perso nei confronti dell’UNESCO. Le cinque Province e le tre Regioni coinvolte hanno costituito la Fondazione, che unisce in rete la gestione delle nove zone, altrimenti separate tra loro geograficamente e amministrativamente.

 

 

 

Redazione

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