Tutto quello che dovete sapere per scegliere un miele eccellente in Val di Non

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Se è vero che il miele è buono e fa bene, quando si può scegliere tra tanti tipi di miele di ottima qualità è ancora meglio. In Val di Non i mieli di eccellenza sono tanti, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

In Trentino sono circa 1400 gli apicoltori che si dedicano alla produzione del miele, la maggior parte semiprofessionisti e hobbisti che producono da circa 25 mila alveari un miele con tutta la particolarità del territorio. Dalle piccole aziende ai produttori diventati professionisti e praticanti il nomadismo, è nel sapore e nella qualità del miele che si ritrova tutta la passione, la dedizione e la pazienza del lavoro dell’apicoltore.

Chi ama il miele sa bene che non tutti i prodotti sono uguali, e non solo per le tante varietà ma anche per i tanti aspetti che influiscono sulla qualità, come la cura delle api e la messa in pratica delle buone pratiche apistiche, la scelta del luogo di produzione, l’attenzione nella fase di smielatura e poi nella conservazione. Ma è anche il consumatore ad avere una grande responsabilità, impegnandosi a ricercare mieli di alta qualità premiandone i produttori.

miele Val di Non - arnie fiori - Luigi Sandri

Un valido strumento per conoscere i mieli italiani è la guida Tre gocce d’oro, che viene pubblicata ogni anno a seguito del concorso Grandi Mieli d’Italia che seleziona i mieli eccellenti attribuendo i premi tre, due, una gocce d’oro secondo attente valutazioni e analisi di esperti e assaggiatori. Nel 2015 hanno partecipato al concorso 356 apicoltori con 813 mieli, di cui sono stati premiati e inseriti nella guida 324 prodotti, tra i quali troviamo anche mieli della Val di Non.

Anche a livello provinciale viene organizzato ogni autunno, dall’Associazione Apicoltori Trentini in collaborazione con la Camera di Commercio di Trento, il concorso Il miele del Trentino per attribuire un riconoscimento ufficiale ai mieli di qualità, utile indicazione per il consumatore nella scelta, ma anche per fornire preziose informazioni agli apicoltori sul proprio prodotto.

Se amate il miele e vi piace variare, in Val di Non trovate tanti produttori, tante varietà e mieli di eccellenza, riconosciuti e premiati sia a livello provinciale che nazionale. Tanti sono i millefiori, il più prodotto in Trentino, che si differenziano a seconda della mescolanza dei nettari, ma sono diversi anche i mieli uniflorali, dal particolare miele di melata, a quello di tarassaco e melo e al pregiato miele di rododendro, ma anche il più conosciuto di acacia.

 

Miele di melata di abete

Uno dei mieli più particolari prodotti in Val di Non, la sua produzione è legata ai boschi di abete che produce melata quando attaccato da specifici insetti. Miele raro e pregiato, dal colore scuro e dal sapore aromatico, è molto apprezzato dagli intenditori anche per le sue note affumicate che lo rendono perfetto sia in abbinamenti dolci che per accompagnare alcuni salumi come il lardo.

In Val di Non il miele di melata di abete è davvero un’eccellenza, se siete curiosi di provarlo non avete che da scegliere. Proprio per questa varietà infatti diversi apicoltori nonesi hanno ricevuto il premio nazionale Tre gocce d’oro: nel 2011 Gualtiero Marcolla di Apicoltura Castel Belfort a Spormaggiore, nel 2013 Francesco Martinolli di Cles per il suo miele prodotto nella valle di Tovel, nel 2014 Andrea Paternoster di Mieli Thun a Vigo di Ton e nel 2015 Piero Valentini per il suo miele prodotto a Sfruz.

 

Miele millefiori

Uno dei mieli più diffusi, la denominazione millefiori può identificare tipi differenti a seconda della composizione predominante dei vari nettari, che possono portare a mieli di sapore e colore anche molto diversi tra loro. In Trentino il miele classificabile come millefiori rappresenta quasi il 70% della produzione totale, se ne trovano di tipi diversi, come i millefiori di alta montagna, ma in quasi tutti la melata è una componente importante.

Diversi apicoltori nonesi hanno visto negli ultimi anni i loro prodotti premiati nel concorso I mieli del Trentino, tra cui il miele millefiori di alta montagna prodotto a Bresimo di Arnaldi Claudio, il millefiori prodotto a Tres da Roberto Inama, il miele prodotto a Sarnonico da Costanzo Menapace, il millefiori di Sandro Marchesi di Rumo.

miele Val di Non - miele pane

Miele di rododendro

Prodotto tra giugno e luglio in alta quota, sopra i 1500 metri, si tratta di un miele molto pregiato, proprio per le instabili condizioni atmosferiche e le difficoltà nel trasporto delle arnie in quota. Se puro è uno dei mieli più chiari, quasi bianco quando cristallizza, dal profumo tenue e dal sapore delicato.

Viene prodotto in varie zone del Trentino, anche da alcuni apicoltori in Val di Non, tra cui è stato premiato nel concorso I mieli del Trentino il miele di rododendro di montagna prodotto a Bresimo da Aldo Sandri.

 

Miele di tarassaco e melo

Una varietà tipica e particolare è il miele di tarassaco e melo, prodotto in Val di Non in primavera quando fioriscono contemporaneamente i meli e sbocciano i fiori di tarassaco. Un miele dal profumo intenso e di media dolcezza, di colore ambrato, cristallizza rapidamente con grana media o fine. Troverete molti apicoltori in valle che producono questa particolare varietà e potete provare anche le versioni uniflorali di melo e tarassaco.

miele Val di Non - ape tarassaco - Michele Arnoldo

 

Miele di acacia

Uno dei mieli più conosciuti e apprezzati, dal colore chiaro e sapore delicato con un elevato potere dolcificante, resta liquido a lungo, si presta per qualsiasi uso e, proprio per l’assenza di sapore forte, è uno dei più adatti per dolcificare yogurt, bevande e frutta senza alterarne il sapore.

Questa varietà è diffusa in tutta Italia, anche in Val di Non potete trovare dell’ottimo miele di acacia che molti apicoltori producono.

Con il suo miele di acacia Faustino Maines di Campodenno è uno dei vincitori nel 2015 del concorso I mieli del Trentino, oltre ad aver ottenuto il marchio Qualità Parco. Si tratta di un progetto promosso dal Parco Naturale Adamello Brenta per la valorizzazione di prodotti di qualità provenienti dai territori dell’area protetta che coinvolge altri cinque apicoltori tra cui Alessandro Pedron del Regno delle api di Flavon e Nicola Bergamo di Nanno.

 

Grazie ad Alessio Micheletti per i preziosi consigli.

Credits: per la prima immagine del testo Luigi Sandri, per la terza immagine del testo Michele Arnoldo

 

Redazione

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