La passeggiata del burrone da Fondo al lago Smeraldo

La passeggiata del burrone di Fondo che dal centro del paese porta fino al lago Smeraldo è una di quelle piccole meraviglie della Val di Non che non ti basta di fare una volta sola.
Questa breve passeggiata che si fa da innamorati per l’aspetto romantico, con i bambini per vederli meravigliarsi, con gli amici per fargli vedere una peculiarità del paesaggio locale, è davvero incantevole e anche se breve ti riempie gli occhi come fosse lunga tre volte tanto.
Dal paese di Fondo si attraversa la piazza di San Giovanni e si arriva alla chiesa con il suo particolare campanile a cipolla. Qui sulla destra, sotto la chiesa, scende una bella stradina dove trovate già l’indicazione per il Lago Smeraldo e quindi per il burrone di Fondo. Questo tratto di strada delimitata da un bel muretto è quasi un belvedere sul paese, i suoi tetti, il verde tra le case.
Dopo questo breve tratto, attraversate un ponticello e iniziate ad entrare nell’atmosfera fiabesca delle alte pareti del canyon colorate di vegetazione, l’acqua del Rio Sass che scorre e il sentiero che ne segue il corso in senso opposto. Questa parte del percorso ti porta già dentro all’atmosfera che stai cercando, che sia romantica, allegra o didattica.
Continuando a camminare, dopo aver attraversato un piccolo ponte e essere passati dall’altra parte della riva il canyon si allarga ulteriormente, guardando in alto si vede il ponte stradale che unisce i due estremi della roccia del burrone, una vista davvero suggestiva.
Il sentiero prosegue e dopo aver attraversato un altro piccolo ponte sul Rio Sass, si incontra il vecchio mulino che si appoggia a una parete del burrone le cui ruote girano ancora spinte dalla forza dell’acqua.
Questa parte è davvero bella e mettersi seduti su una delle panchine che costeggiano la strada sembrerà quasi indispensabile. Poco oltre il mulino, il bosco si allarga un po’ e si trovano qualche tavolo e panchina in più, qui, nei caldi pomeriggi estivi si trova un’aria fresca straordinaria.
Proseguendo oltre, il percorso tradizionale termina e ne inizia uno breve che attraversando di nuovo il Rio Sass porta nella parte più stretta del canyon. Questa parte si percorre su passerelle e scale forate di ferro, questa è una parte davvero emozionante del sentiero specialmente per chi lo fa la prima volta.
Il rumore dell’acqua che esce dal lago, si tuffa con una piccola cascata e scorre sotto ai piedi, le pareti del canyon che si fanno più strette e irregolari, sono tutti elementi che enfatizzano l’atmosfera straordinaria di questo posto.
L’ultimo tratto della passeggiata del burrone di Fondo è una scalinata che sale accanto alla cascata e che ti porta su, sul sentiero che gira intorno al lago Smeraldo e dove probabilmente nascerà spontanea un’esclamazione di stupore e meraviglia insieme.
Consigli
La passeggiata è adatta a tutti, ma ovviamente il tratto più vicino al lago essendo fatto di passerelle e scale non è da fare in passeggino o almeno non è molto comodo. Se siete con i vostri amici a 4 zampe tenete conto che potrebbero aver timore di camminare sulle passerelle in griglia metallica, nel breve tratto prima di arrivare al lago.
Anche facendo la passeggiata in estate sempre meglio portarsi dietro qualcosa per coprirsi, perché soprattutto nell’ultimo tratto nella roccia c’è sempre un bel fresco.
Tempi e lunghezza del percorso
La passeggiata del burrone di Fondo si può percorrere in entrambe le direzioni, partendo dal centro del paese oppure dal lago Smeraldo. Il percorso è di circa 1 km e si percorre in circa 20/30 minuti.
Come arrivare a Fondo
Fondo si trova in Alta Val di Non e si raggiunge in poco meno di 1 ora da Trento, seguendo le indicazioni per la Val di Non. Al bivio di Dermulo si prende la strada a destra seguendo l’indicazione per Fondo, e dopo aver attraversato gli altri centri dell’alta valle (Romeno, Cavareno, Sarnonico) la strada porta direttamente in paese.
Credits: per l’immagine di copertina Andreas Tamanini, per la prima immagine del teso Camille Millard, per la seconda immagine del testo I Love Val di Non, per la terza immagine del testo Mihaela Z. Iordache, per la quarta immagine del testo Jessica Tabarelli, per la quinta immagine del testo Assia Franceschini, per la sesta immagine del testo Monica Fabro, per l’ultima immagine del testo Carlo Gabusi.