Dove si trova il Drago di Vaia e come arrivarci

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Rami di tante forme e dimensioni, radici spezzate e un’idea che prende la forma di un drago e diventa simbolo per non dimenticare Vaia, la tempesta che nel 2018 ha distrutto ettari di bosco in Trentino Alto Adige.

ATTENZIONE!
Questo articolo è in aggiornamento e segue le vicende legate al Drago e alla sua recente distruzione. Per questa ragione gli sviluppi più recenti sono a inizio articolo.

Il nuovo drago di Vaia ph Marco Martalar

Il Drago di Vaia è un’opera dell’artista veneto Marco Martalar che ha lavorato per circa un mese e mezzo all’installazione di quest’opera di sei metri per sette. Il drago si trova a Magrè di Lavarone nel Trentino Sud orientale, territorio dell’Alpe Cimbra.

Martalar ha realizzato anche altre opere, guarda qui: la Lupa di Vaia, l’Aquila di Vaia, il Grifone di Vaia.

La rinascita del drago di Vaia

Una notizia attesa a lungo, il drago è rinato.
Martalar ha usato 6 tonnellate di legno carbonizzato, creando così un legame con il fuoco che ha distrutto la precedente opera. Il drago nero di Vaia è lungo 16 metri e alto 7, la scultura di drago più grande del mondo.

L’opera si può già vedere seguendo le indicazioni che trovate qui sotto.

L’inaugurazione è fissata per il 1 luglio 2024.

Per partecipare all’inaugurazione la prenotazione è obbligatoria per info contattare APT Alpe Cimbra 0464 724130 oppure inviando una mail a info@alpecimbra.it

L’incendio del Drago di Vaia e poi…

Nella sera del 22 agosto 2023 un incendio doloso ha distrutto il Drago di Vaia.

Il Progetto del Drago, come degli altri animali fantastici realizzati da Martalar in questi anni, era un progetto che voleva anche puntare a sensibilizzare ai temi di rispetto della natura e di soggezione che di questa si dovrebbe avere, perché Vaia in fondo è stata un monito feroce di quanto la natura possa essere devastante.

Un progetto artistico che fonde bellezza e riflessione riguardo a temi di rispetto della natura, distrutto da un gesto voluto (che si tratti di “incidente” o meno) la dice lunga su quanto si debba ancora fare in merito a cultura e radicamento di questi temi.

Solo di attività sul posto, il Drago aveva richiesto a Martalar 3 mesi di lavoro e in soli 20 minuti l’incendio ha distrutto quello che anche una tempesta devastante come Vaia non aveva cancellato.

Un uovo tra le ceneri del Drago

Le voci che si sono fatte sentire dopo l’incendio sono state tantissime e la condanna del gesto praticamente unanime tanto che una raccolta fondi istituita dal Sindaco del comune di Lavarone su GoFundMe ha già raccolto 38.000 euro dei 50.000 posti come obiettivo, una somma importante alla quale hanno contribuito privati cittadini e aziende per fare in modo che il Progetto non muoia.

Pochi giorni dopo l’incendio infatti, tra le ceneri del drago è comparso un grande uovo, simbolo di un’intenzione di rinascita che tutti auspicano e noi in fondo speriamo che sia un uovo di Drago!

Di seguito potete trovare la storia della costruzione del Drago, le informazioni, le indicazioni per raggiungere il luogo dove si trovava e le foto.

drago di vaia lavarone
by Stefania Tomaselli

Un Drago con rami e tronchi di Vaia, diventa arte nella natura

Il drago alato di Vaia in poco tempo, dalla sua inaugurazione a novembre (2021), è diventato una vera e propria attrazione, una meta da raggiungere, una scusa per una camminata, anche sotto la prima neve di dicembre, che ha regalato scatti da favola.

Il fascino di quest’opera è sicuramente dato dalla bravura del suo creatore, ma anche dal fatto di essere realizzata con pezzi di legname recuperati dopo la tempesta Vaia e dal messaggio potente che veicola, quasi un monito a ricordare il rispetto della natura e anche la sua forza devastante.

Il drago di Vaia è realizzato con tronchi, rami e arbusti su uno scheletro in legno tenuti insieme da qualche migliaio di viti, è un’opera che nella natura muterà e cambierà probabilmente fino a scomparire e anche questo è parte del suo fascino ipnotico.

L’opera diventerà punto di partenza e arrivo per un percorso chiamato Lavarone Green Land, uno sviluppo sicuramente da tenere d’occhio per le nostre prossime camminate in zona!

drago di vaia lavarone
by Andreas Tamanini

Come arrivare al Drago di Vaia

Il drago si trova poco sopra la frazione di Magrè a Lavarone, ma NON è raggiungibile in macchina! Dalla frazione di Magrè possono accedere solo residenti e autorizzati, inoltre non si trovano parcheggi qui e non è possibile parcheggiare lungo la strada.

Vi consigliamo quindi di seguire le indicazioni che vi diamo qui sotto per capire dove lasciare la macchina e come raggiungere il Drago di Vaia a piedi. Qui il Drago di Vaia sulla mappa

Per maggiori informazioni sui percorsi potete contattare l’ufficio turistico di Lavarone: tel0464 724144 o mail info@alpecimbra.it

Servizio navetta

Solo per il periodo dal 24 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022

  • Partenza: Parcheggio di Parco Palù (qui sulla mappa)
  • Arrivo: Frazione Magrè
  • Orario: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00
  • Costo: 1,50 € andata e 3,00 € andata e ritorno – Gratuito per i bambini 0-3 anni
drago di vaia inverno
by Andreas Tamanini

A piedi dalla frazione Gionghi

Uno dei percorsi per arrivare al Drago è quello che sale dalla frazione Gionghi. Una passeggiata di meno di un’ora, con un po’ di salita ma fattibile, non presenta particolari difficoltà. Se percorrete il sentiero in inverno, con neve e ghiaccio, partite attrezzati con ciaspole o ramponcini.

Il percorso dalla frazione Gionghi al Drago di Vaia è lungo circa 2,3 km (solo andata), superando un dislivello in salita di circa 200 metri.

Lasciate la macchina al grande parcheggio vicino al comune di Lavarone (qui sulla mappa), poi dirigetevi verso l’albergo Fior di Roccia (qui sulla mappa) da cui potrete imboccare il sentiero. Per arrivarci facilmente potete percorrere la stradina pedonale che passa dietro alla Croce Rossa.

Ma se avete paura di non sapere bene la direzione fate così: tornate alla rotonda sulla statale, da lì percorrete la statale verso destra. Prima di arrivare a una stretta curva tra due case senza marciapiede, seguite il percorso pedonale indicato che vi farà passare a destra dietro la casa, e vi farà poi sbucare proprio di fronte all’albergo.

Ora passate davanti all’albergo e seguite sulla sinistra la stradina pavimentata a traffico limitato che passa in mezzo alle case. Da qui troverete la segnaletica “Sentiero del Drago” quindi non potete sbagliare.

Il percorso esce dall’abitato e diventa una comoda strada sterrata, che sale prima tra i prati, per poi inoltrarsi nel bosco. Dopo poco troverete il primo bivio, tenetevi sulla destra. Il percorso continua a salire gradualmente nel bosco, dopo altri 500 metri circa, troverete il secondo bivio e anche qui girate a destra.

Al terzo bivio, dovrete ancora girare a destra (seguendo il percorso a sinistra si va invece verso lo chalet Tana Incantata), e poco dopo incontrerete due piccole case vicino a una strada sterrata. Manca poco! Superate le case e continuate verso il pianoro dove si trova il Drago di Vaia.

Consigliamo di tornare indietro dallo stesso percorso, volendo potete fare una sosta allo chalet la Tana (aperto anche in inverno). È possibile anche scendere verso Magrè ma poi sareste costretti a camminare per un buon tratto sulla statale.

Dalla frazione Bertoldi, a piedi o con seggiovia

Partendo dalla frazione Bertoldi, si può salire a piedi verso la frazione Slaghenaufi, da cui troverete le indicazioni Sentiero del Drago. Si sale fino allo chalet Tana Incantata e si prosegue poi fino a raggiungere il Drago di Vaia. Questo percorso è lungo circa 3 km, superando un dislivello di poco meno di 200 metri.

ATTENZIONE perché il sentiero può venire chiuso in inverno, quindi informatevi sempre prima presso l’ufficio turistico locale (0464 724144 o mail info@alpecimbra.it).

Sempre da Bertoldi è possibile anche prendere la seggiovia Tablat che sale proprio fino allo chalet Tana Incantata, questa può essere una buona soluzione se preferite non camminare troppo in salita.

A piedi dalla frazione Cappella

Da Frazione Cappella, recarsi verso la frazione Longhi, poi indicazioni per passo Cost, poi Lavarone trekking fino alla Cost, seguire poi indicazioni Sentiero del Drago.

Abbiamo trovato tra le indicazioni ufficiali anche questo percorso, ma non l’abbiamo provato e non abbiamo informazioni aggiuntive da suggerirvi. Se siete interessati contattate per maggiori info l’ufficio turistico(0464 724144 o mail info@alpecimbra.it).

frazione Slaghenaufi lavarone
frazione Slaghenaufi – by Andreas Tamanini

Redazione

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