7 rifugi nelle Dolomiti di Brenta. Vivi l’emozione che non ti aspetti

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Non è estate in montagna se non c’è almeno una gita in rifugio! Se questo motto vale anche per te, dai un’occhiata a questi 7 rifugi nelle Dolomiti di Brenta e mettili subito nella lista delle escursioni da fare.

Arrivare in rifugio dopo una lunga salita è una di quelle soddisfazioni che ci fa davvero apprezzare l’andare in montagna. Se poi si aggiunge un paesaggio straordinario e un bel pranzetto (di quelli leggeri eh, si sa in rifugio solo cucina light!) il quadro della giornata diventa perfetto.

E perché no, un modo per iniziare a esplorare posti nuovi potrebbe essere proprio pensare a qualche bella escursione in rifugio. Le Dolomiti di Brenta si prestano proprio a questo tipo di esplorazione. Tra queste incredibili montagne, l’unico gruppo dolomitico a ovest dell’Adige, ci sono infatti tanti rifugi che possono essere meta di una camminata in giornata oppure punto d’appoggio per delle escursioni più lunghe e impegnative. Nel Brenta ci sono infatti tantissime vie molto note e frequentate, e alcuni di questi rifugi storici sono nati proprio come appoggio per chi le percorre.

Il gruppo delle Dolomiti di Brenta si trova tra la Val di Non, la Val di Sole, Madonna di Campiglio e la Val Rendena, il lago di Molveno e le Valli Giudicarie. Quindi anche gli accessi ai vari rifugi sono di volta in volta da località differenti, a seconda della loro posizione.

Se stai pensando di dormire in rifugio, clicca e dai un’occhiata ai nostri consigli!

rifugi nelle Dolomiti di Brenta

1. Rifugio Dodici Apostoli

Il rifugio Dodici Apostoli deve il suo nome alla cima vicino a cui è costruito, una particolare formazione rocciosa che ricorda la forma dei dodici apostoli in preghiera. Si trova a poco meno di 2.500 metri di altitudine nella zona del Brenta sopra Pinzolo e la Val d’Agola. Dal rifugio partono diverse vie ferrate e sentieri attrezzati che lo collegano ad altri rifugi nelle Dolomiti di Brenta (Agostini, Ai Brentei, T. Pedrotti), sono vie da percorrere se si ha esperienza e con attrezzature adeguate.

Per arrivare al rifugio Dodici Apostoli si sale con gli impianti da Pinzolo fino al Doss del Sabion (2.097 m) superando così la maggior parte del dislivello. Da lì seguire per il Passo Bregn de L’ors e poi imboccare il sentiero 307 che porta al rifugio (circa 3 ore).
In alternativa, si può salire dalla Val d’Agola, salendo in macchina sulla strada bianca da Sant’Antonio da Mavignola, passando per il lago Valagola e da lì seguire il sentiero che sale al rifugio (circa 3 ore).

  • ALTITUDINE: 2.489 m
  • DOVE SI TROVA: Val Nirdis
  • ACCESSI: da Pinzolo o dalla Val d’Agola
  • APERTURA: estiva, fino al 25 settembre

rifugi nelle Dolomiti di Brenta-rifugio Dodici Apostoli

rifugio Dodici Apostoli

2. Rifugio Silvio Agostini

Dall’altra parte del Brenta rispetto al rifugio Dodici Apostoli, ai piedi di Cima d’Agola e cima d’Ambiez, si trova il rifugio Silvio Agostini. Siamo nella Val d’Ambiez, che si risale dal fondovalle partendo dal paese di San Lorenzo in Banale. Quello che colpisce subito guardando il rifugio e il paesaggio che lo circonda, è il grande pezzo di roccia in che si trova a pochi metri dall’edificio. È la torre Jandl che alla fine degli anni ’50 si staccò dalla montagna, precipitando verso il rifugio, ma fortunatamente si fermò prima di travolgerlo. Punto di partenza per diverse vie ferrate, da qui la salita più nota è però sicuramente quella che porta a Cima Tosa (3.136 m).

Il rifugio Agostini si raggiunge da San Lorenzo in Banale, percorrendo la strada che porta in Val d’Ambiez fino al parcheggio. Da qui si imbocca il sentiero 325 che sale fino al rifugio (circa 4 ore). C’è un servizio taxi che sale fino al rifugio Cacciatore, da lì in circa un’ora e mezza a piedi si arriva al rifugio Agostini.

  • ALTITUDINE: 2.410 m
  • DOVE SI TROVA: Val d’Ambiez
  • ACCESSI: da San Lorenzo in Banale per rifugio Cacciatore
  • APERTURA: estiva, fino al 29 settembre

Dolomiti di Brenta rifugio Agostini

rifugi nelle Dolomiti di Brenta rifugio Agostini

3. Rifugio Tosa e T. Pedrotti

I rifugi Tosa e T. Pedrotti sono costruiti a poca distanza l’uno dall’altro su un balzo roccioso ai piedi delle cime Brenta Alta e Brenta Bassa, nella zona del Brenta sopra Molveno. Il rifugio Tosa, più in basso e di dimensioni più modeste, è stato il primo rifugio costruito nelle Dolomiti di Brenta. Poco sopra, il rifugio T. Pedrotti si trova proprio in corrispondenza della Bocca di Brenta.

È sicuramente il perfetto punto d’appoggio per esplorare queste montagne così affascinanti, ricche di storia, da qui si possono intraprendere traversate verso altri rifugi oppure escursioni ad anello in giornata. Ma può anche essere la meta per una gita in giornata, per salire in alto e godere di questi fantastici scenari dolomitici.

Per arrivare al rifugio si parte da Molveno risalendo la Val delle Seghe lungo il sentiero 319, passando per il rifugio della Selvata (circa 4 ore e mezza). Oppure con la telecabina da Molveno si può arrivare a Pradel (1367 m) guadagnando diversi metri di dislivello, e da qui prendere il sentiero 340 per poi collegarsi al precedente itinerario (circa 3 ore e mezza). Per arrivare a Pradel, si può partire anche da Andalo, arrivando in macchina a Valbiole e da qui proseguendo a piedi fino a Pradel, circa 40 minuti.

  • ALTITUDINE: 2.491 m
  • DOVE SI TROVA: Sella del Rifugio
  • ACCESSI: da Molveno per la Val delle Seghe
  • APERTURA: estiva (bivacco Tosa aperto anche nelle altre stagioni)

rifugio Pedrotti-dolomiti di brenta

rifugi nelle Dolomiti di Brenta

4. Rifugio Ai Brentei

Ci spostiamo di nuovo sull’altro versante del Brenta, sopra Madonna di Campiglio, per arrivare al rifugio Ai Brentei. Un luogo dal fascino particolare, perché da una parte circondato da altissime pareti rocciose che gli fanno da sfondo, dall’altra la vista si apre verso la valle e le cime in lontananza. Poco distante dal rifugio si trova la caratteristica chiesetta dedicata ai caduti, uno scorcio bellissimo tra queste montagne. Il rifugio Ai Brentei è una delle tappe del classico giro dei rifugi del Brenta che si fa partendo da Madonna di Campiglio.

La via classica di accesso passa per le cascate di Vallesinella, e sale fino al rifugio Casinei per proseguire fino al rifugio Ai Brentei (circa 3 ore, 4 ore passando per le cascate alte). Si può salire anche dalla Val Brenta sul sentiero 323 (circa 3.30 ore). L’altra alternativa è salire con gli impianti fino al Grostè e da lì fare la traversata passando anche per il rifugio Tuckett (circa 4 ore).

  • ALTITUDINE: 2.182 m
  • DOVE SI TROVA: Val Brenta
  • ACCESSI: da Madonna di Campiglio per cascate Vallesinella, o per la Val Brenta
  • APERTURA: estiva, fino al 6 ottobre

rifugio Ai Brentei

rifugi nelle Dolomiti di Brenta

5. Rifugio Alimonta

Salendo di quota, ai piedi della Vedretta degli Sfulmini tra possenti cime rocciose, si trova il rifugio Alimonta recentemente rinnovato, il più alto tra quelli qui descritti. Si raggiunge proprio dal rifugio Ai Brentei, in circa un’ora di cammino. Arrivati quassù si è completamente immersi nelle Dolomiti di Brenta, un paesaggio incredibilmente suggestivo. Punto di partenza per diverse escursioni e traversate, se si pensa a un’escursione qui in giornata va considerato che il dislivello è notevole.

Gli accessi sono gli stessi che portano al rifugio Ai Brentei, da cui si prosegue per il rifugio Alimonta sul sentiero 323.

  • ALTITUDINE: 2.580 m
  • DOVE SI TROVA: Vedretta degli Sfulmini
  • ACCESSI: da Madonna di Campiglio per cascate Vallesinella e rifugio Ai Brentei
  • APERTURA: estiva, di solito fino al 20 settembre

rifugio Alimonta

6. Rifugio Tuckett e Quintino Sella

Sempre sul versante del Brenta che guarda Madonna di Campiglio, sopra il vallone delle cascate di Vallesinella, si trova il rifugio Tuckett e Q. Sella. Due nomi, perché le strutture originali degli inizi del ‘900 erano proprio due, ora unite in un’unica gestione. Per chi vuole fare un’escursione non troppo impegnativa, ma che permetta di arrivare a vedere questo ambiente dolomitico così suggestivo, il rifugio Tuckett Sella è la meta ideale.

Si può raggiungere infatti partendo dalle cascate di Vallesinella (dove si arriva con servizio navetta), passando per il rifugio Casinei in poco più di due ore. Se si vuole accorciare e fare anche meno dislivello, l’altra possibilità è salire con gli impianti fino al passo del Grostè, e praticamente in piano fare la traversata in circa 1 ora-1 ora e mezza, che conduce fino al rifugio.

  • ALTITUDINE: 2.271 m
  • DOVE SI TROVA: Vedretta di Brenta Inferiore
  • ACCESSI: da Madonna di Campiglio con cabinovia Grostè, o dal rifugio Vallesinella
  • APERTURA: estiva

rifugio Tuckett e Quintino Sella-Dolomiti di Brenta

7. Rifugio Graffer

Eccoci all’ultimo punto di questa piccola raccolta di rifugi nelle Dolomiti di Brenta. Siamo sempre sopra Madonna di Campiglio, questa volta poco sotto il Passo del Grostè, proprio in corrispondenza degli impianti sciistici. Il rifugio Giorgio Graffer si trova a poco meno di 2300 metri di altitudine, e per la sua posizione strategica rispetto alla zona sciistica è punto di riferimento anche per la stagione invernale. Viene utilizzato anche come punto di appoggio dalle Guide Alpine per corsi di alpinismo, arrampicata ma anche formazione o corsi sulla montagna.

Anche questo rifugio si raggiunge comodamente utilizzando gli impianti, ma si può anche decidere di arrivarci a piedi risalendo dal vallone delle cascate di Vallesinella seguendo il sentiero 382 (circa 2 ore e mezza).

  • ALTITUDINE: 2.261 m
  • DOVE SI TROVA: Pian del Grostè
  • ACCESSI: da Madonna di Campiglio con cabinovia Grostè
  • APERTURA: estiva e invernale

rifugio Graffer-Dolomiti di Brenta

 

Quest’anno ci sono alcune accortezze in più da ricordare, anche per salire in rifugio.

Tieni a mente queste semplici indicazioni:

  • Chiama sempre prima il rifugio per prenotare (sia per il pranzo che per pernottare) e chiedi informazioni sulle regole da rispettare
  • Porta sempre con te mascherina e gel igienizzante
  • Indossa la mascherina quando ti viene indicato
  • Rispetta le distanze e i turni negli spazi comuni
  • Per dormire in rifugio porta con te sacco a pelo, federa, ciabatte, mascherina e gel igienizzante
  • Tieni conto che alcuni servizi potrebbero cambiare (per esempio servizio al bancone, o disponibilità di usare le carte da gioco del rifugio)
  • Sii paziente se non è tutto perfetto e aiuta i gestori!

Credits: per l’immagine in copertina (rifugio Tuckett e Sella) e la nona immagine Marco Romanini, per la decima immagine Stefano Vicentini.
Tutte le altre immagini, senza cui non avremmo potuto creare il post, sono di Andreas Tamanini www.andreastamanini.com, a cui va un grazie speciale.

Redazione

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