5 buoni motivi per visitare Castel Thun in Val di Non

visitare castel thun
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Castel Thun è forse uno dei castelli più conosciuti della Val di Non e del Trentino, acquistato dagli ultimi proprietari dalla Provincia Autonoma di Trento nel 1992 è, dal 2010, un museo aperto al pubblico di grande bellezza.

La prima volta che visiti castel Thun rimani incantato, la sua unicità arriva immediata e ti colpisce di solito lasciandoti sul viso un’espressione tra lo stupito e l’incredulo. Insomma, una di quelle esperienze che vale la pena fare.

Castel Thun, come tutte le cose uniche, non ha bisogno di motivi particolari per essere visitato, ma per i pigri o gli indecisi, qui ce ne sono 5 che potrebbero aiutare a far trovare la giusta motivazione.

giardino di castel Thun

Castel Thun in Val di Non è un castello quasi totalmente integro anche negli arredi

È vero, castel Thun è incredibilmente affascinante prima di tutto perché il lungo lavoro di restauro che il palazzo e tutto ciò che contiene hanno subito, ne ha permesso la fruibilità in modo del tutto unico.

La particolarità del castello sta nel fatto che al momento della sua acquisizione dagli ultimi proprietari, sono stati inclusi nell’acquisto anche arredi, dipinti e suppellettili con la prospettiva di poter ricreare un esempio, molto raro, di dimora arredata.

La visita a castel Thun dunque, è un vero e proprio tuffo nel quotidiano di un tempo passato che fa sgranare gli occhi e stimola la fantasia di grandi e piccoli.

castel Thun - interni- i love val di non

La quadreria di Castel Thun comprende opere di artisti molto importanti

Tra le collezioni del castello, una certa importanza si può attribuire alla quadreria. I ritratti di famiglia sono numerosissimi, anche se spesso di autore anonimo sono un corpus molto affascinante e variegato.

Nature morte, soggetti religiosi e mitologici sono altri temi frequenti, come i paesaggi, che spesso riguardano il castello, la valle e le montagne vicine. Tra gli autori: Jacopo Bassano, Camillo Procaccini, Giuseppe Maria Crespi, Giovanni Battista Lampi, Joseph Bergler.

una stanza da letto di castel Thun

Castel Thun e gli altri castelli in val di Non

Se è vero che castel Thun è il castello più famoso e coinvolgente, è anche vero che non è un unicum sul territorio noneso. Chissà che la visita a Thun non sia anche uno stimolo alla curiosità.

Ma quanti castelli ci saranno in Val di Non?

A questo posso rispondere; secondo un conto un po’ aggiornato rispetto a quello proposto da Aldo Gorfer nel suo I castelli del Trentino, solo in Val di Non ci sono 23 castelli, 2 torri e 9 residenze fortificate. Di quei 23 castelli almeno 12 sono in buono stato di conservazione e visitabili esternamente o, almeno in parte, anche internamente in occasione di eventi speciali.

cortile interno di castel thun

Altri castelli dunque da mettere in lista per una visita sono: castel Valer (nei pressi del paese di Tuenno in Val di Non) castello stupendo e conservato similmente a castel Thun anche nei suoi interni.
Castel Nanno, nei pressi del paese di Nanno in Val di Non, visitabile in parte ma molto affascinante e pieno di storie e leggende che incantano.
Castel Coredo, nei pressi di Coredo in Val di Non, forse meno conosciuto anche perché in parte ancora abitato in certi periodi dell’anno.

Guarda qui per vedere più in dettaglio i castelli, le loro caratteristiche e avere info sulle visite.

castel thun- esterno- i love val di non

Castel Thun è punto di arrivo e partenza per passeggiate a prova di fotografia

Per gli appassionati delle scoperte a piedi, delle camminate con una meta, dei paesaggi belli, castel Thun è anche raggiungibile a piedi. Da Toss (loc. Pian della Sega) circa 30 minuti di camminata passando nella piccola frazione di Nosino, o da Vigo (ponte torrente Rinassico) con circa 45 minuti di cammino.

sentiero verso castel thun

Segnaliamo almeno altri due percorsi, entrambi partono nei pressi del campo sportivo sopra Vigo d’Anaunia, uno che porta a castel San Pietro (che da castel Thun potete vedere anche a occhio nudo tra gli alberi sulla montagna) 1 ora e 30 minuti di cammino, e uno verso la torre di Visione, 1 ora e 45 minuti di cammino. Per entrambi è possibile seguire i tracciati indicati dai percorsi d’Anaunia.

castel thun-luigi sandri- i love val di non
Foto di Luigi Sandri

Castel Thun è stato anche un set cinematografico

Il fascino per castel Thun è caratteristica distintiva probabilmente da sempre. In tempi moderni, verso la fine degli anni ‘70 il regista Michelangelo Antonioni lo scelse come location per girare alcune scene de Il Mistero di Oberwald con Monica Vitti, più recentemente, è stato il set della shakespiriana trasposizione televisiva di Romeo e Giulietta.

Un’altra curiosa contaminazione artistica è quella con l’artista contemporaneo Mark Konstabi che ha ritratto il castello raffigurandolo come visto da una finestra in una delle sue opere con soggetti senza volto.

vista di castel thun dai giardini

Come arrivare a Castel Thun in Val di Non – Trentino

Castel Thun si trova nella parte bassa della Val di Non, nel comune di Vigo di Ton. In macchina (da Trento) seguire le indicazioni per la Val di Non, in corrispondenza della Rocchetta seguire le indicazioni per Vigo di Ton e Castel Thun. Si può arrivare fin sotto il castello in macchina e lasciarla nel parcheggio a pagamento, salendo poi al castello a piedi in 5 minuti circa.

In estate c’è un servizio di navetta dal centro del paese Vigo di Ton fino al castello, al costo di € 1,50.

IMPOSTA IL NAVIGATORE PER ARRIVARE A CASTEL THUN

Orari e biglietti Castel Thun 

Gli orari di apertura variano a seconda della stagione e ci sono spesso aperture straordinarie.
L’orario regolare è 10.00 – 18.00.

Consigliamo comunque prima di programmare una visita di controllare il sito ufficiale dei monumenti provinciali www.buonconsiglio.it dove sono riportati in dettaglio.

Il museo di Castel Thun è chiuso tutti i lunedì non festivi, il 25 dicembre e il 1 gennaio.

Ultimo ingresso al Museo mezz’ora prima della chiusura.

Biglietti per Castel Thun

Il costo intero del biglietto è di 8 euro, ridotto a 6 euro, 16 euro famiglie, è gratis per i possessori della Trentino Guest Card.  

Sono previste altre riduzioni e agevolazioni per i gruppi, trovate tutte le informazioni dettagliate sul sito ufficiale www.buonconsiglio.it

FAQ su Castel Thun in Trentino

Dove si parcheggia per Castel Thun?

Poco sotto il castello c’è un grande parcheggio a pagamento. Dal parcheggio si vede il castello poco sopra, si attraversa la strada sale al castello per un sentiero che attraversa un piccolo bosco. Il sentiero non è pianeggiante ma molto breve.

Castel Thun è accessibile (intesa come accessibilità fisica)?

Castel Thun ha delle barriere architettoniche e è privo di elevatori. Consigliamo di contattare direttamente il museo per verificare condizioni e possibilità di accesso per esigenze particolari 0461 492811

I cani possono entrare a Castel Thun?

Nei giardini è consentito l’accesso ai cani (al guinzaglio) negli interni, è consentito l’accesso a cani di piccola taglia e tenuti in braccio o nel trasportino.

Ci sono giorni di gratuità a Castel Thun?

Ogni prima domenica del mese da ottobre a marzo.

Sono possibili le visite guidate?

A castel Thun sono possibili visite guidate quando in programma. La tariffa è di 3 euro a persona.
I gruppi possono prenotare una visita guidata presso i servizi educativi del museo.

Si può acquistare il biglietto online?

Si, è possibile su buonconsiglio.it

Il biglietto acquistato online ha una maggiorazione?

Si, il biglietto acquistato online è maggiorato di 1 euro (diritti di prevendita).

C’è un bookshop del museo?

Si, c’è un piccolo bookshop (alcuni volumi sono acquistabili anche online su buonconsiglio.it)

C’è un bar/ristorante a castel Thun?

Si, in una delle torrette angolari nel giardino c’è una caffetteria.

Quanto ci vuole per visitare castel Thun?

Questo dipende molto dalla vostra curiosità e quanto vorrete soffermarvi, gli ambienti e i dettagli sono davvero tanti e si considera anche di fare una passeggiata nei giardini, quindi considerate un minimo di 2 ore ca.

Credits: per l’immagine di copertina Marco Formolo, le tre prime immagini e la quinta immagine nel testo Sara Filippi, per la quarta immagine del testo Luigi Sandri.

Redazione

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