Cosa devi sapere per goderti la montagna in primavera

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Le giornate si allungano, il sole si fa più coraggioso, la natura si risveglia e con la nuova stagione arriva la voglia di uscire all’aria aperta per godersi tutto il bello della montagna in primavera.

Per chi vive a contatto con la natura, è impossibile non farsi influenzare dall’arrivo della bella stagione, si sente quel qualcosa nell’aria che risveglia tutti i sensi. In montagna poi l’inverno è lungo e rigido e soprattutto chi non è un amante della stagione fredda, ai primi segni di primavera viene conquistato da un’euforia incontrollabile.

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Risveglio di primavera: la natura si fa bella

Forse più che in ogni altro periodo dell’anno, la montagna in primavera è un vero spettacolo, di cui si può approfittare godendosi i profumi, i suoni, i colori. All’inizio della stagione, tra fine marzo e inizio aprile, quello è il momento migliore per stare attenti a tutte le piccole trasformazioni che avvengono in natura.

Sugli alberi spuntano piccole gemme, nei prati cresce una tenera erba di un verde intenso. I primi alberi a fiorire sono i mandorli e ciliegi, e poi è tutta una gara di fioriture tra peschi, albicocchi e meli, una più bella dell’altra. Nei boschi i rami dei larici si riempiono di piccoli ciuffetti di aghi verdi, e nel sottobosco spuntano bucaneve, primule gialle, anemoni viola, erica rosa, un tripudio di colori e profumi.

Il ghiaccio dei laghi inizia a sciogliersi, ritornano i colori splendidi riflessi nei laghi di montagna e in ogni torrente e ruscello si sente la forza dell’acqua che scroscia tra sassi e rocce.

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La montagna in primavera: fotografie spettacolari tra fiori e colori

E come si fa a resistere a tutti quei colori? È praticamente impossibile, l’entusiasmo è contagioso e dopo una passeggiata si torna puntualmente a casa con qualche fotografia. Se poi il cielo è blu, l’aria è limpida e sulle cime più alte c’è ancora il bianco splendente della neve, saranno foto davvero spettacolari.

Dai classici scatti con un fiore in primo piano, agli alberi fioriti, alle distese di fiori in un prato, come i crocus in alta montagna o il tarassaco che fiorisce nei prati più a bassa quota, non c’è foto di primavera che non porti bellezza. Se poi si gioca coi riflessi d’acqua sulle sponde dei laghi ghiacciati che si stanno sciogliendo, lo scatto perfetto è assicurato.

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Passeggiate: consigli pratici

Quindi il modo migliore per godersi la primavera in montagna è: uscire a camminare! Sì le passeggiate primaverili sono rilassanti e rigeneranti, e anche una breve camminata fa sparire tutto lo stress.

Se siete amanti del trekking di alta montagna, approfittate invece del primo periodo i primavera per fare qualche passeggiata in bassa quota, sotto i 1500 metri, dove la natura è già tutta in fermento. In questo modo vedrete colori e fiori bellissimi e non vi brucerete gli itinerari più in alto, che potrete godervi meglio in estate.

Assolutamente consigliate sono: una camminata nel bosco alla ricerca dei primi piccoli fiori, una passeggiata al sole in un bel prato verde e sicuramente camminare con la macchina fotografica pronta in mezzo agli alberi in fiore. In Val di Non non si può proprio perdere la fioritura dei meli, che da inizio aprile trasforma la valle in uno spettacolo unico: ecco qualche consiglio per le più belle passeggiate tra i meli in fiore.

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Anche se per una breve camminata non fatevi ingannare dalle temperature piacevoli, il sole è più caldo ma l’aria in montagna è ancora fresca quindi prendete sempre con voi una maglia più pesante e se siete soggetti al mal di gola meglio indossare un foulard, anche se leggero.

Indossate sempre scarpe comode e meglio se impermeabili, soprattutto se fate passeggiate nel bosco. Questo perché di notte le temperature sono ancora molto basse, il terreno è spesso ancora ghiacciato e sui sentieri si possono trovare tratti fangosi. Inoltre soprattutto nei tratti all’ombra, il sottobosco è molto umido e al mattino l’erba è ancora bagnata dalla brina.

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Nevicate di primavera: attenzione!

Anche se l’inverno è ufficialmente finito, spesso in alta montagna in primavera la natura ci fa qualche sorpresa. Non sono rare infatti le nevicate di marzo e aprile, a volte anche nevicate abbondanti soprattutto in alta quota. Anche l’inizio della primavera è infatti un periodo in cui chi ama lo sci alpinismo si gode il bianco della neve in alta quota a temperature decisamente più piacevoli.

Come in inverno però prima di ogni uscita bisogna valutare attentamente il pericolo valanghe nella zona scelta per l’escursione. E proprio perché durante il giorno le temperature sono in media più alte, bisogna prestare ancora più attenzione alle nevicate primaverili. La neve tende subito ad appesantirsi e il pericolo di valanghe si fa molto più alto. Il consiglio è quindi di controllare sempre il bollettino valanghe e di non avventurarsi in zone poco conosciute senza una guida.

Se decidete per un’uscita di trekking a quote alte, informatevi prima per sapere se la zona è ancora innevata, per non rischiare di ritrovarvi su un sentiero con molta neve senza l’attrezzatura adeguata.

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Nota bene

La natura è di tutti: per questo motivo, e perché è bellissima, va curata e rispettata. Durante le tue passeggiate e nelle tue escursioni non abbandonare rifiuti, non raccogliere fiori e piante e non fare niente che possa disturbare gli animali. Rispetta l’ambiente naturale e proteggilo, in modo che altri possano goderne dopo di te.

Segui questo decalogo per rispettare la natura.

 

Credits: per l’immagine di copertina (malga Arza) @annalia990, per la prima immagine del testo @ilovevaldinon, per la seconda immagine nel testo Elisa Battocletti, per la terza immagine Mary Pinamonti, per la quarta immagine Marco Formolo, per la sesta immagine Valentina Martini.

Redazione

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