Il palazzo Nero di fumo e streghe

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A Coredo proprio in centro paese c’è un palazzo maestoso e austero con una storia drammatica e affascinante che porta indietro nel tempo, in tempi bui di povertà, ignoranza e superstizione.

Si chiama Palazzo Nero, e nel suo nome questo edificio possente porta un po’ della sua storia.

Una storia che ci riporta indietro nel tempo, fino al 1600, più precisamente nel 1611 quando a Coredo nell’allora Palazzo Assessorile si svolse un lungo processo dell’inquisizione che portò alla condanna al rogo di 8 donne e 2 uomini per stregoneria.

C’è da dire che in un periodo compreso tra la fine del Quattrocento e la metà del Seicento diventare improvvisamente strega era piuttosto semplice, di solito individuate nelle classi più povere erano vedove, spesso levatrici, guaritrici o prostitute con i capelli rossi, o un neo nell’iride, un carattere ribelle e, naturalmente, un gatto nero in casa.

palazzo nero ph sara filippi

Nel processo di Coredo altre 19 persone furono condannate a pene, se così si può dire, minori. Le accuse erano di eresia, abiura della fede cattolica, omicidio, infanticidio, cannibalismo, danni a persone, bestiame e raccolti nonchè rapporti con il demonio, insomma chi più ne ha più ne metta.

Accuse non proprio leggere che portarono a una tragica condanna eseguita proprio all’esterno del palazzo dove si era tenuto il processo. Qualcuno dice che proprio l’annerimento dei muri dovuto a quei roghi ne abbia decretato il nome; in realtà pare che, già i roghi quattrocenteschi delle rivolte contadine ne avessero annerito i prospetti. Di certo c’è che quel drammatico episodio ha contribuito a definire quel nome, Nero, come indelebilmente legato a quella storia di streghe.

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento del processo, gli atti, dal 1841 sono conservati nell’archivio della biblioteca civica di Trento.

palazzo nero ph sara filippi

Palazzo Nero, fu costruito nel XV secolo come sede del Capitano di giurisdizione, oggi è un’abitazione privata ma nel suo interno ci sono ancora parti delle vecchie prigioni e la Sala del Giudizio che è decorata con cicli pittorici gotici di ispirazione cortese.

Un edifico molto affascinante che non passa di certo inosservato e che sarete contenti di esservi fermati a guardare.

 

 
 

 

Redazione

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