7 canyon in Val di Non che vale la pena conoscere

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La valle dei canyon è senza dubbio uno degli appellativi che meglio descrivono la Val di Non, che per la sua particolare conformazione geografica, nasconde tanti posti davvero spettacolari. E allora ecco qui 7 canyon della Val di Non che vale davvero la pena scoprire, guarda se li conosci tutti!

Quando si arriva nella parte centrale della Val di Non si ha una sensazione di grande apertura, proprio perché la sua conformazione è più simile ad un ampio altipiano, piuttosto che ad una vera e propria valle. Ma quel che stupisce è che, in questa vasta porzione di territorio all’apparenza così dolce, ci siano invece gole e canyon, tagli netti nella roccia profondi anche centinaia di metri. L’azione erosiva di fiumi e torrenti ha creato nel tempo questi angoli nascosti, luoghi dove è facile farsi affascinare dalle incredibili creazioni della natura.

Sparsi un po’ per tutta la Val di Non ci sono canyon di diversi tipo e dimensione, alcuni sono parchi dove è possibile accedere solo accompagnati da una guida, altri si possono apprezzare con bellissime passeggiate. In ogni caso, uno spettacolo che siamo sicuri non vi lascerà indifferenti!

canyon in Val di Non

 

Canyon di San Romedio

Il canyon di San Romedio si trova nella parte centrale della Val di Non, risalendo dal paese di Sanzeno verso Don. Proprio qui, a circa metà, si trova l’eremo di San Romedio, di cui vi abbiamo più volte raccontato. La sua posizione isolata e protetta dalle pareti di roccia e dal bosco, lo rende un luogo davvero unico.

In questa gola, tra le alte pareti di roccia scorre il Rio di San Romedio e accanto passa la strada asfaltata che da Sanzeno porta al santuario. Nella parte iniziale le due sponde rocciose sono davvero alte e spettacolari!

Il modo migliore per apprezzare questo canyon della Val di Non è sicuramente percorrere il sentiero nella roccia che porta a San Romedio. Questo percorso è stato infatti ricavato lungo il vecchio tracciato di un canale irriguo che tagliava letteralmente la parete di roccia, quindi percorrendolo, si può proprio dire di camminare “nella roccia”. La passeggiata è per lo più pianeggiante e si percorre in circa un’ora.

Guarda su Maps dove si imbocca il sentiero nella roccia

Canyon in Val di Non-sentiero nella roccia

canyon in Val di Non-canyon di San Romedio

 

Canyon di Santa Giustina

Un po’ più a sud, sempre nella parte centrale della Val di Non, si trova il canyon di Santa Giustina, poco sotto la diga che sbarra il corso del fiume Noce formando il lago di Santa Giustina. Quando venne realizzata all’inizio degli anni ’50 del secolo scorso, la diga di Santa Giustina era la più alta d’Europa con i suoi 152,50 metri di altezza, quindi è facile immaginare quanto siano alte le pareti del canyon dove scorre il Noce.

Poco sotto la diga, verso valle, si trovano ancora oggi i ruderi  dell’eremo di Santa Giustina, costruito a ridosso della parete rocciosa. È proprio qui che è possibile arrivare seguendo il sentiero (segnavia 529) che dal paese di Dermulo scende nella forra del Noce. Si può poi continuare il percorso, superando il fiume su di un piccolo ponte in legno, per risalire sulla sponda opposta verso la fermata di Tassullo, sulla linea della Trento-Malè. Il percorso di può fare anche in verso opposto.

eremo di santa giustina-eremi in val di non

 

Gola della cascata di Tret

Un altro luogo che è stato bellissimo scoprire e che non bisogna proprio perdersi, è la cascata di Tret. Siamo in Alta Val di Non, tra i paesi di Tret e San Felice sulla strada che porta al Passo delle Palade. La cascata cade in una bellissima gola, quasi un anfiteatro di roccia, detta Gola Koflertal, e poi scorre nel bosco fino a unirsi al torrente Novella.

La particolarità del luogo sta anche nel fatto che la cascata si può osservare sia da sopra che da sotto. Partendo da Tret, un comodo sentiero pianeggiante porta al punto panoramico sopra la cascata, da dove si vede l’ampiezza della gola. Ma la vista più spettacolare si ha sicuramente arrivando alla base della cascata, lungo il sentiero che scende su scalini. Da qui, guardando su, si vede quanto sia profonda la gola rocciosa e si apprezza a pieno il salto dell’acqua.

Il percorso per la base non è lungo, circa 15-20 minuti, ma il saliscendi su scalini è diciamo… un buon allenamento!

canyon della cascata di Tret

gola della cascata di Tret

 

Sentiero del Mondino, tra Fondo e Dovena

Non molto distante dalla cascata di Tret, si può percorrere il sentiero del Mondino (segnavia 522) che da Fondo scende nel canyon dove scorre il torrente Novella, per risalire verso Dovena (frazione di Castelfondo). Il paesaggio è davvero affascinante e questo è senza dubbio uno dei canyon più ampi e profondi della valle.

Scendendo da Fondo si arriva alla base del canyon camminando nel bosco, si supera il torrente su un piccolo ponte, arrivando così alla base della parete del canyon. Questo tratto del sentiero del Mondino risale proprio la parete seguendo una cengia rocciosa, ed è in parte un sentiero attrezzato con cavi metallici e ringhiere protettive. Un scala metallica permette di superare il punto più esposto, e dopo un altro tratto nella roccia, si ritorna a camminare nel bosco fino a uscire dal canyon sul versante di Castelfondo.

Il tratto nella roccia del sentiero del Mondino si può percorrere senza particolare attrezzatura, ma è sicuramente un sentiero per escursionisti esperti. Massima attenzione e prudenza in questo tratto sono d’obbligo, il fondo può essere scivoloso quindi è bene percorrerlo con cautela.

Da Dovena poi è possibile continuare sul 522, che riporta a Fondo, oppure prendere il sentiero 541 che porta verso Tret, e da lì tornare a Fondo sulla strada vecchia. Insomma un giro impegnativo ma davvero bello, per scoprire un angolo di Val di Non un po’ nascosto e spettacolare.

Sentiero del Mondino-canyon del Novella

Sentiero del Mondino

 

Canyon del Novella, Romallo

Le sorprese spettacolari non sono ancora finite! Eccoci a uno dei due canyon della Val di Non dove è possibile accedere solo accompagnati da una guida, il Parco Fluviale Novella. Questo canyon si sviluppa lungo il torrente Novella dal paese di Romallo verso Cloz. Il percorso di visita è di circa 3,5 km su passerelle metalliche, che permettono di addentrarsi letteralmente nella stretta forra.

Il torrente Novella nel suo tratto finale confluisce nel lago di Santa Giustina, questa sua particolarità rende possibile l‘accesso al canyon anche “dal lago”. In canoa o kayak si può risalire una parte della stretta gola, una prospettiva diversa, forti emozioni!

L’ingresso al parco è a pagamento, la partenza del percorso si trova sotto il paese di Romallo, accanto all’eremo di San Biagio. Durante il periodo invernale il parco è chiuso, riapre di solito nel mese di aprile.

canyon in Val di Non-parco fluviale Novella

canyon del Novella in canoa

 

Canyon Rio Sass, Fondo

Spostandosi verso Fondo, troviamo invece il Canyon del Rio Sass. Questo canyon è molto particolare perché “taglia” letteralmente il paese di Fondo in due, la forra profonda è ben visibile anche passeggiando per la via principale del paese.

Per chi se la sente di avventurarsi all’interno del canyon ci sono due possibilità: dal paese verso sud si sviluppa il percorso di visita guidata, sempre su passerelle metalliche, mentre verso nord si può percorrere la passeggiata del burrone fino al lago Smeraldo (vedi punto seguente).

Nel primo caso si accede al Canyon Rio Sass solo accompagnati da una guida, per un percorso di circa 2,5 km, con ben 1200 gradini. L’accesso è a pagamento, nel periodo invernale il canyon è chiuso, riapre di solito nel mese di aprile.

 

Passeggiata del burrone, da Fondo al lago Smeraldo

Una passeggiata meno impegnativa ma di certo non meno spettacolare, è quella che da Fondo risale il corso del Rio Sass per arrivare fino al lago Smeraldo. La passeggiata del burrone è un vero classico in Val di Non, ne abbiamo raccontato e l’abbiamo spesso consigliata perché nella sua semplicità è davvero una piccola chicca.

Nell’ultima parte del percorso, poco prima del lago, si ha un assaggio di quello che sono i canyon in Val di Non, si cammina anche qui su passerelle metalliche sospese nella gola, stretti tra le pareti di roccia. Si arriva così alla cascata del lago Smeraldo, si risalgono gli scalini ed ecco il lago!

lago smeraldo-andreas tamanini -cascata-fondo-i love val di non

burrone di fondo-mulino-rio sass-andreas tamanini

 

 

Credits: per l’immagine di copertina @moligmar.
Per le immagini del testo in ordine: Alessandra Turchetti, I Love Val di Non, Valentina Martini, Alberto Concini, Andrea Marzoli, Martina Carlini, Sara Scarly, Vincenzo Callovini, Emanuele Ulivi, Patriza Atzei, Alessandra Turchetti, Alessandra Turchetti, Andreas Tamanini, Andreas Tamanini. 

 

Redazione

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